Si può avere successo in campo anche se non si hanno gambe veloci, braccia lunghe e forti, pettorali ed addominali scolpiti, non importa se magri o sovrappeso, l’unica qualità imprescindibile sono gli occhi.
Praticamente, guidano il nostro modo di apprendere, di identificare e riconoscere, di reagire. Traguardano la palla in aria, vedono il movimento della guardia che esce a bloccare, il posizionamento delle spalle del quarterback per capire se lancerà vicino o lontano, vedono gli altri occhi, quelli dei compagni distratti, degli avversari scoraggiati. Sono la nostra sfera di cristallo, ci dicono cosa sta per accadere e ci permettono di influenzare gli eventi.
I grandi allenatori prestano grande attenzione nell’ insegnare ai propri giocatori dove direzionare lo sguardo e cosa cercare con esso.
Ma non solo, gli occhi sono lo specchio dell’anima. Piangono lacrime di gioia o di delusione.
Metaforicamente, ci aiutano a proiettarci nel futuro, ad allineare i nostri obiettivi con il percorso necessario a raggiungerli.
Guardate gli occhi di un giocatore di football e capirete dove si trova e dove sta andando.
Oggi a Piacenza si disputa il 40° Italian Bowl, ma noi della Lazio Football non ci saremo.
In questa stagione abbiamo visto quanto sia facile fallire; il nostro sguardo alle volte è stato quello di un pugile suonato, scioccati dopo una brutta sconfitta, increduli nel rivedere le immagini dei nostri errori. Abbiamo guardato indietro, mettendo in dubbio i passi fatti fino a quel momento. Alcuni, per colpa degli occhi, hanno perso la fiducia.
Ma abbiamo anche assistito a momenti epici; quella palla che finisce il suo volo nelle nostre mani, la gioia nei volti dei nostri compagni al termine di una sfida vittoriosa all’ultimo sangue, la calma nella tempesta nello sguardo del coach e quel messaggio trasmesso in silenzio: “andrà tutto bene, rimani concentrato”.
Purtroppo, per cause indipendenti dalla nostra volontà, dobbiamo anticipare un passaggio necessario ogni fine stagione.
Dobbiamo domandarci dove sposteremo il nostro sguardo, cosa vogliamo vedere nel nostro futuro?
Non so dove si disputerà la prossima finale giovanile o senior o flag, non so chi saranno i compagni di viaggio, anche se con gli occhi li sto già cercando. L’unica certezza è che esiste una strada da seguire per arrivare fin lì, la vedo chiaramente. È stata tracciata fino a qui in due anni di grandi sacrifici, consolidata dal sudore di tante persone; ci sono fior fior di architetti ed ingegneri che sono già a lavoro per migliorarla, renderla più accessibile.
I miei occhi già vedono il futuro ed i vostri?
2021-22: Let’s Fly!